domenica 7 dicembre 2008

Stretching e mal di schiena


Nonostante si dedichi molto meno tempo nelle palestre a questa pratica salutare, fare stretching risulta essere uno dei momenti cardine di una lezione in palestra (a meno che la vostra principale preoccupazione sia il potenziamento muscolare, ma anche in questo caso , nei periodi di "scarico" non dovreste farne a meno)!
Infatti almeno 15- 20 minuti della lezione dovrebbero essere dedicati allo stretching ed al rilassamento.
Se facciamo però attenzione notiamo come lo stretching faccia parte delle nostre azioni quotidiane, senza rendercene conto! La prima azione che infatti si compie al risveglio, subito dopo aver aperto gli occhi, consiste nello stiracchiarsi piacevolmente nel nostro letto! Ma spesso ci capita anche durante le pause di lavoro di sgranchirci e stirarci . Questi semplici "esercizi" involontari racchiudono proprio i principi base dello stretching (termine che significa proprio allungamento).
Lo stretching trae le sue origine dalla pratica dello yoga, tralsciandone però l'aspetto spirituale e religioso di tale pratica.
Attraverso questo piacevole allungamento , cerchiamo di distendere i muscoli che hanno lavorato o che semplicemente hanno accumulato tensione (ad esempio durante una giornata seduti davanti alle proprie scrivanie in ufficio).
Occorre ricordare che la tensione procurata dallo stretching deve non essere eccessiva (cioè non si deve avvertire dolore, altrimenti si rischia di creare danno al muscolo e alle componenti tendinee e legamentose) .
Lo stretching può rappresentare una vera e propria attivazione muscolare (stretching attivo); può essere combinato (attivo-passivo); statico (quando si richiede l'allungamento statico del muscolo con mantenimento della posizione); dinamico (attraverso il movimento come nel caso delle oscillazioni) e seguendo il metodo Kabat, basato sullo stiramento del muscolo antagonista (es.: nel caso che l'agonista sia il bicipite si procede stirando il suo antagonista: il tricipite). Un altro tipo di stretching molto utilizzato, consiste nel far contrarre in modo isometrico ( contrazione che induce un aumento della tensione del muscolo senza modificare la lunghezza dello stesso) il muscolo per circa 5 secondi per poi procedere all'allungamento. Questa pratica risulta buona in quanto il muscolo, avendo esaurito parte della sua "forza" durante la contrazione isometrica, offrirà meno resistenza all'allungamento (perciò trarrà maggiori benefici da tale pratica).
E' necessario ricordare di eseguire una corretta respirazione durante lo stretching; una delle regole che si possono seguire è di espirare durante la fase di allungamento e decontrazione ed inspirare per prendere coscienza di tale effetto.
Esistono tantissimi esercizi di stretching proposti per ogni distretto muscolare, specifici anche per discipline sportive. In questo caso, dato che spesso la regione che soffre di carichi e tensioni muscolari è principalmente la schiena (specie nella regione lombare), vorrei soffermarmi su tre semplici esercizi in scarico proprio per la schiena.
  1. Sdraiati e supini con le gambe piegate e i piedi appoggiati espirando avvicinare prima il ginocchio sinistro afferandolo con le mani mantenendo la posizione per 8-10 secondi e successivamente il destro. (come variante potete tenere la gamba che sta a terra distesa).
  2. Sdraiati e supini gambe piegate e piedi appoggiati espirando lentamente portare tutte e due le ginocchia al petto afferare conl le mani e mantenere la posizione per 8-10 secondi inspirando allentare la tensione allungano le braccia (mantenendo sempre le gambe piegate sollevate) ed espirando riavvicinare le ginocchia al petto (mantenere 10 secondi).
  3. Sdraiati supini con braccia e arti inferiori distesi. Portare inspirando le braccia distese dietro e intrecciando le mani allungare la schiena espirando. (per ottenere un maggior allungamento potete stirare anche gli arti inferiori cercando di spingere i piedi più in basso possibile).
Questi due esercizi sono molto utili per allungare la schiena e ridurre il mal di schiena provocato da una scorretta postura. Quando eseguite alcuni esercizi di stretching più complicati ricordate di farvi seguire da una personale qualificato che sia in grado di valutare se state eseguendo l'esercizio in modo corretto (prima regola: eseguire l'esercizio lentamente anche per prendere coscienza di ciò che state facendo!). Anche con lo stretching difatti si può incorrere in strappi e lesioni muscolo-tendinee!!! E ricordate anche l'importanza della respirazione!

sabato 8 novembre 2008

Le clementine

In questo periodo in cui l'inverno sta per arrivare è anche il tempo di gustare alcuni frutti tipici di questa stagione...le clementine.
Questi frutti devono il loro nome a colui che li scoprì , un certo frate Clemente che ,in missione in Algeria, documentò l' esistenza di una specie di frutta ibrida con un sapore intermedio tra un'arancia amara e un mandarino e diede loro il nome.
Le clemetine hanno la buccia lucida ed elastica di color arancio, un profumo intenso ed un'aroma gradevole tra l'acidulo (per la presenza dell'acido citrico) e dolciastro (grazie al contenuto di glucosio, fruttosio e saccarosio che le rendono anche particolarmente energetiche).
Le clementine non contengono solamente la vitamina "C", ma sono anche fonte di vitamnia A e vitamine del gruppo B .
Contengono polifenoli quali l'esperidina che è riconosciuta per le sue proprietà antivirali, antiallergiche e antinfiammatorie. Il sodio è contenuto in quantità minime, mentre è presente l'acido folico (con funzione antianemica e protettiva del circolo arterioso).

martedì 30 settembre 2008

Fitness per il viso

Chi l'ha detto che solo il corpo deve essere allenato?? Il nostro viso è composto da muscoli, muscoli che al pari di quelli del corpo, devono essere allenati per arginare gli effetti dell'invecchiamento. Perciò si alle creme, al tonico, alle maschere, ma non dimenticate di eseguire semplici esercizi appena potete che, possono contribuire, a donarvi un viso sempre giovane e tonico!
Non avete scuse, bastano pochi minuti: pronunciate le vocali (a,e,i,o,u) mettendo in funzione tutti i muscoli del viso!Questo semplice esercizio eseguito tutti i giorni rappresenta un ottimo allenamento!
In aggiunta A questo esercizio, ce ne sono altri che non mancherei di proporre per avere un viso davvero "fitness":
1. stirare alternativamente guancia destra e sinistra;
2. allontanare margini esterni della bocca;
3.avvicinare i margini esterni della bocca;
4. alzare le sopracciglia;
5. abbassare le sopracciglia;
6. portare le labbra sotto i denti;
7. gonfiare e sgonfiare le guance;
8.chiudere gli occhi e successivamente spalancarli;
9.portare le guance sotto i denti;
10.portare il labbro inferiore in fuori e poi il superiore.
Importante trovare solo 15 minuti del vostro prezioso tempo magari con un bel sottofondo musicale rilassante e buon allenamento (il vostro viso sarà più tonico sicuramente e perchè no, anche più luminoso)!

Cioccoterapia!


Un articolo molto goloso: parliamo del cioccolato!
In vista della manifestazione di Eurochocolate in Umbria prevista per metà ottobre, ci sembra un ottimo spunto per parlare di questo buonissimo alimento.
Molto spesso il cioccolato viene considerato come una mina calorica, ma attenti..c'è cioccolato e cioccolato; infatti bisogna considerare che non è tanto il cacao, quanto il burro di cacao la componente più grassa (e più calorica, ma anche benefica perchè contiene steroli vegetali, utili per l'abbassamento di colesterolo "cattivo o LDL nel sangue). Quindi prima regola: leggere bene l'etichetta che deve sempre riportare la percentuale di cacao contenuta.
Tra le sostanze di cui è ricco il cioccolato si annoverano: il ferro (che combatte l'anemia), il potassio (utile per equilbrare la pressione e per la contrazione muscolare)e il fosforo (fondamentale per il sistema nervoso).
Tra l'altro il cioccolato, contenendo una buona quantità di calcio aiuta a prevenire e combattere l'osteoporosi.
Il cioccolato fondente non contiene colesterolo!

E' stato dimostrato che il cioccolato fa bene perchè:
  • Riduce il rischio di malattie cardiovascolari: grazie all'acido fenico che contiene (questa sostanza previene l'ossidazione della lipoproteine , responsabili dell'indurimento delle arterie).
  • Ostacola la formazione della carie:strano ,ma vero. Al contrario di ciò che si penserebbe, il cioccolato, grazie alla presenza di tannini, fluoro e fosfati ha azione rispettivamente antibatterica, rinforzante per la struttura dei denti e antiacida(secondo la rivista medica New Scientist il cacao preverrebbe la carie più di qualsiasi dentifricio grazie alla presenza di sostanze antibatteriche presenti sulla buccia dei semi).
  • Combatte la colite: i tannini in esso contenuti riducono la peristalsi intestinale (ha effetto astringente, perciò se soffrite di stipsi meglio ridurre le dosi di cioccolato).
  • Migliora la circolazione e protegge i capillari: questo perchè contiene i bioflavonoidi che oltre a migliorare la circolazione rendono più elastiche le arterie.
  • Favorisce il riposo: stimola infatti il rilascio di serotonina.
  • Ha effetto antidepressivo e migliora l'umore: il cioccolato contiene infatti sostanze che favoriscono il rilascio di serotonina e noradrenaIina che agiscono positivamente sul tono dell'umore. Contiene il magnesio che riequilibra il tono del sistema nervoso restituendo il buonumore. Inoltre contenendo caffeina teofillina e teobromina induce un miglioramento del morale, ma anche un effetto energizzante!Proprio su questo punto vorrei soffermarmi; essendo energizzante ed in più facilmente digeribile viene consigliato agli sportivi e per chi in genere ha necessità di alimenti energetici, ma altrettanto facili da digerire!
  • E' un alimento afrodisiaco: contiene feniletilamina che stimola l'eros!
Contenendo vitamine E, A ed essendo ricco di fenoli (tutte sostanze antiossidanti), recentemente sono stati immessi nel mercato prodotti a base di cioccolato nella cosmesi. Questi prodotti sono indicati per tutti, ma specie per le persone che hanno la pelle stressata, secca che necessità di antiossidanti. Provate ad immergervi in vasche piene di cioccolata fusa oltre al piacevole e aromatico profumo, la vostra pelle sarà più luminosa e più protetta!! Mi sembra doveroso anche ricordare alle signore che spesso evitano accuratamente molti alimenti per paura della cellulite che il cioccolato va bene perchè contiene poco sodio (tra i responsabili dell'aspetto a buccia d'arancia)! In questo periodo autunnale un pò di cioccolata ci vuole! Magari consumatela fondente e sempre con moderazione!

domenica 28 settembre 2008

Mal di schiena





Chi non ha mai sofferto di mal di schiena alzi la mano.
Credo che sia proprio difficile trovare una persona che non abbia sofferto di mal di schiena almeno una volta nella vita. E facciamo anche un'altra considerazione in merito: i nostri nonni o bisnonni difficilmente accusavano mal di schiena e invece oggi, che trascorriamo una vita circondati da tutti i comfort possibili c'è un'incidenza spaventosa proprio in quei Paesi "Sviluppati" in cui il progresso garantisce maggior benessere. Non è strano se facciamo alcune considerazioni. I nostri avi non avevano problemi di vita sedentaria ; noi si!Non ci spostiamo più a piedi perchè siamo automuniti e non abbiamo (o meglio troviamo) il tempo di fare una bella e salutare passeggiata; i nostri nonni lavoravano tutto il giorno nei campi; noi davanti al computer, in uffici, nelle fabbriche. Il lavoro di oggi, tranne eccezioni ,ci costringe a stare "immobili" o quasi oppure, ad assumere posture scomode che a lungo tempo possono provocare mal di schiena o altre patologie infiammatorie. Durante il lavoro non riposiamo di tanto in tanto utilizzando dei piccoli accorgimenti che invece potrebbero aiutarci (stirarsi o sgranchirsi se si sta a lungo seduti per esempio). In aggiunta a ciò conduciamo una vita ASSOLUTAMENTE FRENETICA, vittime spesso di ansie e frustrazioni che non solo si riflettono a livello viscerale (gastrite per citarne una), o livello psicologico( depressione), ma si ripercuotono anche a livello muscolare inducendo rigidità e a lungo andare dolore e infiammazione (lombalgia, cervicalgia, epicondilite, sindrome del tunnel carpale tra le più comuni).
Negli ultimi anni è stato riscontrato che anche il fumo rappresenta un fattore di rischio importante per il mal di schiena; sembra infatti che il fumo di sigaretta porti il disco intervertebrale a disidratarsi il che, anche se di per sè non provoca mal di schiena, unito ad altri fattori può sicuramente incidere negativamente. Da non scordare che anche l'alimentazione svolge un ruolo fondamentale per il mal di schiena (il sovrappeso l'osteoporosi rappresentano dei fattori di rischio). Lo scopo fondamentale di questo articolo è una presa di coscienza di quello che ha portato il progresso, non perchè ciò sia negativo, ma perchè l'essere circondati da troppo benessere e da troppi agi costringe quasi tutti noi ad impigrirci oppure a cercare qualsiasi scusa per non intervenire attivamente sul mal di schiena che spesso dipende da uno stile di vita non proprio ottimale( ovviamente è opportuno precisare che non sempre il mal di schiena dipende da fattori esterni, spesso è dovuto a condizioni interne, strutturali e congenite!).
Infatti se fino non molti anni fa il consiglio per il mal di schiena era di stare immobili da una settimana o più con il passare del tempo si è visto come lo stare a letto per più di tre quattro giorni sia negativo e inneschi un circolo vizioso che ci rende più suscettibili a recidive o peggioramenti.

mercoledì 24 settembre 2008

Aeroboxe


Se amate l'aerobica e il kickboxing c'è una discplina che condensa le due attività. Si chiama aeroboxe ed oltre ad essere un' attività che vi insegna a difendervi, unice gli elementi coreografici dell'aerobica.
La caratteristica è che questa disciplina non prevede alcuno scontro fisico, perciò se vi piace combattere senza farvi male questo è ciò che fa per voi!!!( dovete combattere solo con il sacco che vi trovate davanti oppure eseguire gli esercizi a corpo libero davanti ad un'altra persona).
Da non scordare che quest'attività migliora coordinazione, l'equilibrio e potenzia il tronco (addominali specialmente obliqui), gli arti superiori (come nei pugili) e gli arti inferiori. Perciò quest'attività è in grado di aiutarvi a rendere il fisico più scolpito e tonico!
L'aeroboxe può essere praticata dall'adolescenza fino ai 60 anni.
Una lezione dura un' ora e come quasi tutte le attività sportive prevede: una fase di riscaldamento (per aumentare la circolazione e preparare le braccia e le gambe alla fase centrale), una fase centrale o aerobica in cui si effettuano gli esercizi tipici di questa attività (ganci, calci, diretti ecc..) associati a salti e saltelli a ritmo di musica; infine l'ultima fase di defaticamento (in cui si fa molto stretching e gli esercizi per gli addominali). L'aerobox rende anche flessibili, mobilizza il bacino e scioglie la schiena.
Ci sono alcune raccomandazioni da fare; l'aeroboxe è sconsigliata per i cardiopatici, per chi soffre di dolori alla schiena e per chi ha problemi patologici alle ginocchia. E' un'attività che seppur divertente è impegnativa. E' necessario richiedere il parere medico prima di iscriversi (e un certificato agonistico e talvolta elettrocardiogramma) e deve essere insegnata da un buon istruttore che abbia un'ottima esperienza al riguardo.

Stone therapy


Si chiama Stone -therapy e da qualche anno sta prendendo piede, anche se la sua scoperta risale ai pellerossa i quali, la usavano per prepararsi alla caccia (trovando l'energia necessaria per cacciare i bisonti). La Stone therapy (terapia delle pietre) è una tecnica basata sul posizionamento di pietre calde sul corpo che, oltre a rilassare la muscolatura, ha per scopo il riequilibrio dei 7 punti chakra attraverso i quali, secondo gli indiani, fluisce l'energia vitale.
Le pietre impiegate sono 72, 54 nere (calde composte da basalto e ferro) e 18 bianche (fredde principalmente di marmo).
Durante la seduta il terapeuta posiziona dapprima le pietre calde, poi per qualche secondo quelle fredde e poi inizia un massaggio della durata di un minuto circa e infine, riposiziona nuovamente le pietre calde. Quelle calde vengono sempre posizionate sulla zona dolente o la zona contratta (il freddo infatti peggiorerebbe la situazione).
In genere prima della terapia, si effettuano massaggi dai piedi fino alla testa utilizzando oli essenziali che preparano il corpo a ricevere il trattamento.

Lavanda benefica


Una tra le piante più amate per il suo odore intenso e gradevole, parliamo della lavanda (termine che deriva dal latino lavare, in quanto i romani la usavano per lavare il bucato, come essenza profumata per il corpo e anche per curare i morsi dei serpenti).
Utilizzata oggi nell'aromoterapia come agente rilassante, rappresenta un ottimo riequilibrante per la psiche (combatte stress e stati di agitazione); favorisce il sonno (mettere qualche goccia di olio essenziale di lavanda sul cuscino aiuta a dormire più sereni e meglio). La lavanda combatte vari disturbi quali: dolori mestruali, mal di stomaco acuto e disturbi intestinali (sorseggiare una tisana a base di lavanda combatte il meteorismo). In aggiunta a ciò la lavanda, stimola l'incremento delle difese immunitarie (aumentando il numero di globuli bianchi) soprattutto placando l'infezioni vaginali, ma anche tosse e raffreddore.
La lavanda ha effetto anestetico per gengiviti, stomatiti , mal di denti ed elima i cattivi odori dell'alito.
Non è raro che lavanda venga anche impiegata per i massaggi in aggiunta a oli ( ad esempio olio di mandorle) con effetto lenitivo, rilassante e addirittura come calmante per le coliche addominali nei bimbi.
Spesso la lavanda viene impiegata come utile antiparassitario, nei cassetti della biancheria, mettendo i fiori in piccoli sacchetti si tengono lontane le tarme.
La cosa che forse non tutti sanno è che l'impiego della lavanda si estende anche in ambito culinario: si può infatti preparare uno sciroppo di lavanda preparato con zucchero, acqua e fiori di lavanda per aromatizzare alcuni dolci (tra cui torte, biscotti ecc..).
La si trova essenzialmente sotto forma di : fiori freschi o secchi (da utilzzare per infusi, bagni caldi), tintura madre (effetto antistress), olio essenziale.
Questa pianta non è tossica, ma dato che assunta alte dosi può provocare tachicardia è meglio rivolgersi ad un fitoterapeuta o ad un esperto prima di assumerla!

lunedì 22 settembre 2008

Alitosi? no grazie

Una condizione che provoca seri disagi a livello sociale è rappresentata dall'alitosi (disturbo che si manifesta con l'emissione di odore sgradevole attraverso l'atto espiratorio e la fonazione fonte:http://www.odontoiatria-clinica.com/alitosi_alito_cattivo.htm).
E' stato dimostrato che utilizzando l'estratto di corteccia di magnolia l'alitosi si riduce drasticamente.

Invecchiamento ed attività fisica


Con l'avanzare dell'età il nostro fisico subisce inesorabilmente gli effetti del deterioramento tissutale e cellulare tipici dell'invecchiamento. Questa parola, che induce spesso a pensare ad una condizione senza via di scampo, non rappresenta altro che la riduzione della capacità dell'organismo di adattarsi ai mutamenti esterni.
L'invecchiamento si riflette principalmente a livello:
  • cardiovascolare: si riduce la frequenza cardiaca massima (che rappresenta una limitazione funzionale in termini di prestazione); le valvole cardiache divengono più fibrose ed il tessuto muscolare (miocardio ) diminuisce. In aggiunta a ciò si ha un aumento della pressione sanguigna sistolica (dipendente dalla riduzione dell'elasticità dei vasi arteriosi).Queste condizioni negative non sono limitanti a riposo, ma incidono sulla prestazione in tutte quelle attività i fisiche intense.
  • respiratorio: si ha un aumento del volume residuo (quantità di aria che rimane intrappolata nei polmoni anche dopo un'espirazione forzata e non partecipa agli scambi respiratori). Ciò è dovuto ad una riduzione dell'elasticità polmonare, alla maggior rigidità del torace alla riduzione dell'efficienza dei muscoli respiratori.
  • muscolare: si ha principalmente una riduzione della massa muscolare e, in relazione a ciò, della forza. Ciò rappresenta un fattore di rischio sopratutto per le cadute se si associa a ciò la riduzione dell'equilibrio collegata spesso anche a manifestazioni patologche a livello vestibolare e uditivo. Anche l'osteoporosi è collegata all'invecchiamento, anche se sappiamo che sono le donne ad essere maggiormente colpite. Ciò è dovuto alla riduzione quantiva della massa ossea e dato che l'osso quanto è più stimolato dal carico tanto più si rafforza risulta evidente come la vita sedentaria sia controproducente.
L'attività fisica anche di modesta entità rappresenta un principio cardine da non sottovalutare che offre benefici a tutti i livelli: muscolare, cardiovascolare, respiratorio, osseo, legamentoso ecc.
L'invecchiamento non può essere evitato, ma l'attività fisica riesce a limitarne gli effetti.
Lo scopo è quello di garantire alla persona anziana la capacità di svolgere i compiti quotidiani conservando una buona autonomia; limitare i rischi di cadute e fratture e migliorarne anche la vita sociale.
Molti anziani sedentari infatti spesso si trovano soli, sono spesso dipendenti e in condizioni di disabilità anche perchè ,la terza età, generalmente corrisponde ad un momento di vita sociale in cui la persona smette di lavorare (pensionamento) e in molti casi ,essa si sente inutile ed emarginata dalla società andando incontro spesso a depressione. E' tutto un circolo vizioso che può essere risolto cercando altre attività diverse dal lavoro in cui impiegare e sfruttare le proprie energie in modo positivo.
Le attività motorie per la terza età sono un esempio. Accanto ai benefici indotti dall'esercizio fisico, la persona anziana socializza e condivide esperienze con i coetanei e si diverte.
Ma è stato dimostrato che anche una passeggiata o attività ricreative più modeste eseguite regolarmente apportano benefici alla persona anziana (ad esempio il giardinaggio).
Quando l'anziano si reca in palestra esercizi consigliati variano sulla base dei quadri patologici (valutati accuratamente dal medico) e prendendo in considerazione che c'è una differenza interindividuale e intraindividuale (ogni organo all'interno dello stesso individuo invecchia in modo e tempi differenti) per l'invecchiamento.
In linea generale gli esercizi aerobici (marcia, cyclette ecc..) sono molto utili per il sistema cardiocircolatorio. Anche l'aerobica è molto utilizzata anche perchè allena il ritmo e la coordinazione.Gli esercizi di equilibrio sono fondamentali per tutte le età , ma specialmente durante l'invecchiamento in quanto riducono, insieme agli esercizi in carico, (importantissimi per l'osteoporosi) il rischio di cadute.
Anche l'utilizzo dello stepper è buono in quanto riproduce il movimento delle scale.
Le mobilizzazioni permettono una maggior escursione articolare (favorendo l'azione lubrificante del liquido sinoviale), ma vanno evitate ad esempio nell'osteoporosi in cui la condizione fondamentale è la stabilizzazione ed il rafforzamento muscolare. Esercizi da evitare sono: i salti, i cambi di direzione repentini, un appoggio prolungato sugli avampiedi, il mantenimento protratto delle mani sopra la testa.
Per quanto riguarda lo stretching è meglio non utilizzare quello statico (che può portare ad un'eccessivo allungamento), ma quello dinamico controllato.
Anche il nuoto è un ottima attività da svolgere nella terza età, magari affiancandolo ad esercizi in palestra o passeggiate!
Non perdete tempo allora...e mettetevi subito in moto!








SMS ed infiammazioni articolari


L'Associazione dei Fisioterapisti ha annunciato che l'invio di molti messaggini dal telefonino provoca dolorose infiammazioni alle articolazioni della mano.
Osservando l'uso spropositato che ultimamente, stanno facendo gli adolescenti con il cellulare, non sorprende che sia proprio questa la "categoria" ad essere la più colpita indistintamente dal sesso!

domenica 21 settembre 2008

Viso luminoso



Per un viso splendente e luminoso una ricetta semplice, ma efficace; basta frullare un cetriolo con un cucchiaio di fiori di camomilla. E' una crema fai-da-te naturale da applicare su viso e collo almeno una volta a settimana!

Dolori muscolari ridotti con Active Release Tecnique (ART)

I gesti ripetitivi inducono spesso sollecitazioni a carico di muscoli, tendini, nervi, e legamenti.
Tali sollecitazioni continue (microtraumi) possono sfociare in un quadro patologico acuto o subacuto o, peggo ancora cronico quando ormai la maggior parte dei tessuti si è deteriorata.
Negli ultimi anni questi microtraumi si sono estesi in ambito lavorativo, soprattutto in quei lavori in cui la persona svolge lo stesso gesto per lungo tempo(parrucchieri, sportivi, domestici, operai tanto per citarne alcuni), assumendo posture sbagliate e senza riposare di tanto in tanto.
Per non parlare delle persone "costrette" a lavorare davanti al PC; in questi casi l'incidenza di microtraumi da sovraccarico negli ultimi 20 anni si è moltiplicata (con conseguente incidenza di patologie a carico di polso, mano, spalla e addirittura cervicalgie).
I microtraumi da sovraccarico portano nei tessuti a frizioni continue e successivamente infiammazioni ( con conseguente edema e aumento di pressione nei tessuti con conseguente ipossia) che a sua volta se da un lato riparano i tessuti dall'altro, portano a formazione di tessuto cicatriziale e aderenze.
La presa in considerazione del tessuto cicatriziale come principale responsabile di alcune patologie ha inspirato un certo dottore, Michael Leahi per la precisione, a creare dei protocolli di riabilitazione per molte condizioni patologiche basandosi su una metodica che si sta diffondendo in tutto il mondo.
Questa disciplina viene definita ART (Active Release Tecniques) e si differenzia dalle metodiche tradizionali (fisioterapia, chiropratica, chirurgia ecc..ecc..) appunto perchè identifica nel tessuto cicatriziale il responsabile del dolore, della cronicizzazione e ricomparsa di alcune patologie.
Con ART si interviene direttamente sulla parte dolorante (senza utilizzare alcuna strumentazione) andando ad identificare la causa e cercando di individuare le ripercussioni del blocco a livello della catena cinetica in toto. Questo si attua attraverso manipolazioni, mobilizzazioni e quant'altro. In 6-8 sedute il paziente dovrebbe già aver risolto il suo problema! Ma ciò dipende molto dalla bravura del terapista ART (che deve essere ovviamente un professionista certificato ART).
Infatti la condizione principale, che fa la differenza, dipende dalle capacità di percezione del terapista ART. Egli deve proprio "sentire" e localizzare le aderenze ed il tessuto cicatriziale che è causa del problema cercando di sbloccare la zona, agendo in modo globale e preciso.
In genere durante sedute il paziente accusa dolore.
Tale dolore è dovuto alla "rottura" dell'aderenza e del tessuto cicatriziale, ma subito dopo la sensazione è di benessere (il fatto che senta dolore durante il trattamento indica la giusta individuazione del problema).
I protocolli ART vengono impiegati per problemi a carico di schiena, ginocchia, spalle,anche, gomiti ecc.. analizzando il quadro patologico in modo accurato. Il metodo ART si impiega anche in molte sindromi neurologiche (sindrome del tunnel carpale, cubitale, lombosciatalgie ecc..).
Oltre a curare i danni ART viene utilizzato anche dagli sportivi in quanto sembra migliori le prestazioni liberando alcuni impedimenti strutturali che riducono la mobilità.

giovedì 18 settembre 2008

Caffè e crampi muscolari


Una tazza caffè può lenire il dolore causato da un improvviso crampo muscolare.
E' ciò che emerge da una ricerca effettuata da alcuni ricercatori americani che hanno fatto queste ricerche su un gruppo di persone volontarie sottoposte a sforzo muscolare intenso.

Agopuntura


L'agopuntura è una tecnica antichissima (scoperta dai cinesi circa 5000 anni fa) che non provoca effetti collaterali (a differenza dei farmaci) ed ha oggi un vasto impiego nel trattamento di molte patologie tra cui: dolori articolari, mal di schiena, cefalee, sindrome premestruale, insonnia, ansia e tantissimi altri disturbi. In alcuni ospedali questa metodica si affianca alla medicina tradizionale.
L'agopuntura consiste nell'applicazione in punti specifici del corpo di minuscoli aghi.
Secondo la medicina tradizionale cinese, il flusso di energia vitale che circola nel nostro corpo è chiamata "Qi" e controlla l'attività dei nostri organi passando attraverso i dodici canali (definiti meridiani).
Questi meridiani seguono una traiettoria che alimenta un organo ( reni, milza, polmoni..ecc..).



L'energia, per far si che questi organi percorsi dal meridiano funzionino correttamente, deve scorrere liberamente, senza ostruzioni.
Se ci fosse qualche disturbo è necessario che esso venga eliminato e ciò si realizza tramite la stimolazione di questi meridiani ponendo degli aghi sterili sulla cute. La seduta in genere dura circa 25 minuti.
Questi aghi fungono anche da anestetico naturale favorendo il rilascio di endorfine ( sostanze chimiche di natura organica prodotta dal cervello, dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina)da parte del nostro organismo.In genere bastano poche sedute per poter liberare questo flusso energetico. Non necessariamente gli aghi vengono posizionati sulla zona dolorante. Questa terapia non ha controindicazioni a patto che venga effettuata da persone competenti, diffidate perciò dagli agopuntori improvvisati!
L'agopuntura viene principalmente utilizzata per:
  • Trattare il mal di schiena (lombalgie, lombosciatalgie, cervicale)
  • Incrementare difese immunitarie
  • Combattere la cefalea
  • Combattere la depressione.
I suoi campi di applicazione si estendono anche all' estetica (Riduzione della pelle a buccia d'arancia, riduzione delle rughe d'espressione, calo ponderale ecc..).

mercoledì 17 settembre 2008

Cat therapy...questione di cuore
















Una ricerca che proviene dall' Università del Minnesota ha dimostrato che il gatto, tenero felino domestico, oltre ad essere un animale da compagnia , induce un effetto protettivo per il nostro sistema cardiovascolare.
Passare del tempo a giocarci e a coccolarlo perciò, non solo crea piacere a questa tenera "bestiola", ma infonde su di noi una sensazione di calma e benessere.
Senza dimenticare che le sue fusa hanno effetto ipnotico (come un ansiolitico).
Tenere un micio in casa perciò, secondo questa ricerca, abbasserebbe addirittura del 40% il rischio di infarto.

martedì 16 settembre 2008

Uva e benessere


L'uva da tavola oltre ad avere un sapore gustoso e aromatico possiede innumerovoli sostanze benefiche.
Possiede zuccheri naturali (15-16 gr. %) poche calorie, vitamina E e provitamina A (o beta carotene)e una quantità esigua di vitamina C. I polifenoli (generalmente detti tannini e presenti in quantità variabili in accordo a diversi fattori compresi quelli climatici, ambientali sono responsabili del gusto del vino e del colore e dell'astringenza nei vini rossi) sono potenti antiossidanti contenuti in quantità di 1gr per ogni Kg . Nell'uva nera i polifenoli per eccellenza sono rappresentati dalle antociani mentre i
flavoni svolgono un ruolo principale nel colore dei vini bianchi.
La loro azione è soprattutto antitumorale, antisclerotica, antibatterica e contro l'invecchiamento.
E' inoltre presente nell'uva una particolare sostanza, l'acido ellagico che sembra svolgere un'azione protettiva contro i danni del fumo.
I componenti fenolici sono contenuti in maggior quantità sulla buccia piuttosto che nella polpa.

Gravidanza e mal di schiena


Fonte: American Pregnancy Association

Il mal di schiena risulta essere molto comune in gravidanza. Sembra che ci sia una maggior prevalenza nell'ultimo trimestre di gravidanza in conseguenza all'aumento del peso del bambino. Ci sono studi da cui emerge che dal 50 al 70% delle donne in stato interessante soffrono di mal di schiena. Ci sono molti fattori che possono concorrere all'insorgenza della lombalgia. Alcune donne soffrono di mal di schiena già all'inizio della gravidanza, ma le donne che sono più a rischio sono coloro che sono già in sovrappeso o coloro che hanno mal di schiena prima . Tra i fattori predisponenti rischio si ricordano:

  • L' incremento degli ormoni durante la gravidanza: comportano che i legamenti nell'area pelvica siano più lassi e le articolazioni diventano più sciolte in preparazione al parto. Queste due condizioni incidono sulla comparsa o il peggioramento del mal di schiena.
  • Il centro di gravità si sposta gradualmente in avanti in relazione alla crescita del bambino e alla posizione dell' utero; ciò causa un cambiamento della postura.
  • L'aumento ponderale in gravidanza; la schiena deve supportare un peso maggiore.
  • Postura e posizione; la modificazione della postura dovuta alla gravidanza comporta un "assetto posturale" più svaggioso che aggrava o causa mal di schiena.
  • Stress; rappresenta un punto debole ed in associazione ai cambiamenti che riguardano l'area pelvica può aggravare od indurre mal di schiena.

Non si può prevenire completamente il mal di schiena, ma ci sono cose che si possono fare per ridurlo in intensità o frequenza. Ad esempio effettuare esercizi mirati a rafforzare addome e schiena; evitare tacchi alti e altre scarpe che non garantiscono un supporto adeguato; dormire spesso sul fianco tenendo anche un cuscino fra le ginocchia; indossare una cintura di supporto sotto l'addome; riposarsi spesso tenendo le gambe sollevate.
Per quanto riguarda l'utilizzo di antinfiammatori è indispensabile il parere del medico.


lunedì 15 settembre 2008

Lattosio e mal di schiena








Se siete intolleranti al lattosio e soffrite di mal di schiena, potrebbe essere sorpendente sapere che le due cose potrebbero essere correlate.
Per capire come ci possa essere un legame tra l'intolleranza al lattosio e dolore alla schiena, si deve analizzare cosa provochi l'intolleranza al lattosio

Il Lattosio è uno zucchero presente in molti alimenti e nel latte di tutti i mammiferi. L' Intolleranza al lattosio è in genere ereditaria (anche se ancora ci sono molte discussioni in merito) e di solito si verifica quando è assente o non presente l'enzima lattasi. Questo è l' enzima che consente la digestione del lattosio.L'incapacità del corpo a digerire questo zucchero di solito provoca mal di stomaco, diarrea e flatulenza. In casi molto rari, i bambini che sono intolleranti al lattosio non possiedono l'enzima lattasi dalla nascita. Questi bambini si soffrono di diarrea dalla nascita. Negli anni passati questa condizione è stata spesso fatale. Tuttavia oggi è facilmente curabile, nella maggior parte dei grandi ospedali.
I ricercatori universitari hanno riscontrato che quasi il 75% della popolazione afro-americana, il 90% di americani, asiatici, l'80% degli Indiani d'America e il 50% di tutti i latino-americani hanno qualche forma di intolleranza al lattosio
. È stato inoltre dimostrato che le persone all'interno di questi gruppi mostrano un calo della produzione dell'enzima lattasi a partire dall'età di cinque anni.

I prodotti lattiero-caseari contengono calcio che è necessario per le ossa. Nel mondo occidentale, il 75% del nostro calcio è assunto attraverso i prodotti lattiero-caseari e per tutti coloro che sono intolleranti al lattosio questa assunzione è ridotta drasticamente.

A causa della carenza di informazioni in merito, la maggior parte delle persone che soffrono di intolleranza al lattosio, appena lo sanno, eliminano dalla loro dieta tutti i prodotti lattiero-caseari e non provvedono alla loro assunzione giornaliera di calcio.

La carenza di calcio provoca effetti quali la demineralizzazione ossea che induce, a sua volta, piccolissime fratture nel vertebre causando dolore alla schiena (da lieve a più grave) e altri problemi associati. La carenza di calcio induce anche l'osteoporosi e le fratture della colonna a livello lombare. Sono le donne piuttosto che gli uomini a soffrire di osteoporosi. Tuttavia agli uomini che hanno cancro alla prostata di solito vengono prescritti ormoni femminili e ciò se sono intolleranti al lattosio aumenta il rischio di demineralizzazione ossea e di osteoporosi.

Esiste anche un altro collegamento tra mal di schiena ed intolleranza ed è rappresentato dalle reazioni allergiche provocate dal lattosio. La differenza tra intolleranza e allergia al lattosio è che nella prima quanto più cibo a rischio si mangia, tanto più forti sono i sintomi conseguenti. I sintomi dell’allergia non dipendono dalla quantità e di solito sono più chiari: pruriti, gonfiore, nausea, vomito, diarrea, difficoltà respiratorie e raffreddore. Quelli dell’intolleranza sono meno chiaramente interpretabili: stanchezza, nervosismo, irritabilità, mal di testa, coliti, catarro, febbri, dermatiti, sovrappeso e obesità. Nelle allergie da lattosio il dolore alla schiena sembra sia provocato dal gonfiore addominale e dalla presenza di coliche gassose che esercitando pressione nella regione lombare della colonna possono provocare dolore e fastidi.

E 'indispensabile quindi ricordare che se si è intolleranti al lattosio si deve ricorrere ad altre fonti alimentari che contengano calcio. I giapponesi e cinesi ad esempio pur non essendo grandi consumatori di prodotti lattiero-caseari consumano un sacco di pesce, che è ricco di calcio. Altre fonti di calcio comprendono: alghe, soia, semi di sesamo, semi di girasole, pomodori essiccati al sole ecc... Poiché nessuno di questi alimenti contiene lattosio possono essere tranquillamente consumati da coloro che sono allergici o intolleranti al lattosio. Mangiare alimenti che contengono calcio riduce quindi il rischio di osteoporosi e aiuta a prevenire il mal di schiena!!

Se russo dimentico









Sembra che russare faccia perdere la memoria!!
Non allarmatevi perciò se il vostro compagno che russa e che soffre di apnee respiratorie notturne dimentica dettagli anche recenti!!
Russare sembra induca perdita di tessuto nelle aree cerebrali coinvolte nei processi della memoria.
La ricerca in questione proviene dall'università della California

Talassoterapia naturale


Quanti soldi spendiamo per le cure ed i trattamenti di bellezza?
Se facessimo un viaggetto a Queensland, in Australia, oltre ad apprezzare le meraviglie di questo posto affascinante potremmo ricorrere all'idromassaggio senza spendere un centesimo...Strano? Si ma vero..
E' un fenomeno ribattezzato Foamnami...(Tsunami della schiuma) e si verifica lungo le coste di Queensland..Sembra come ci fosse nell'acqua del detersivo e tutto ciò è reso possibile dalla presenza di alcune alghe e proteine che si emulsionano nell'acqua...In poche parole talassoterapia naturale a costo zero!

Esercizi respiratori


Respirare è la cosa più naturale del mondo e Ippocrate diceva: "L'aria pura è il primo alimento e medicamento".
Attraverso l'inspirazione introduciamo l'ossigeno necessario al nostro sangue per "depurarsi" e giungere così ossigenato ai tessuti; mentre, attraverso l'atto espiratorio, emettiamo l'anidride carbonica raccolta dai tessuti.
Potremmo definire ogni atto respiratorio come una purificazione costante; immettiamo ossigeno e ci liberiamo dalle sostanze di scarto (anidride carbonica).
La meccanica respiratoria si esplica attraverso l'azione di un muscolo fondamentale localizzato a livello della parete addominale: il diaframma (muscolo a cupola che riceve lo stimolo a contrarsi e rilasciarsi per mezzo di un nervo, il nervo frenico, localizzato sulla sua superficie).
Nell'inspirazione la contrazione di tale muscolo lo porta ad abbassarsi permettendo così ai polmoni di espandersi; nella espirazione c'è il rilascio passivo e un suo riposizionamento.
In alcuni casi c'è l'intervento di altri muscoli (definiti accessori) che intervengono per potenziarne l'azione.
Nell'inspirazione i più importanti sono: i muscoli scaleni, sternocleidomastoidei, gli intercostali esterni che contraendosi sollevano le coste rendendo più efficiente l'atto inspiratorio.
Nell'espirazione forzata intervengono invece gli addominali (specialmente i trasversi).
Ma quanti di noi pongono attenzione al modo in cui respiriamo? Ciascuno di noi ha un proprio ritmo respiratorio del tutto naturale, ma possiamo fare attenzione ad una cosa che identifica come il respiro rappresenti un elemento della vita di relazione.
Difatti quando siamo agitati, nervosi il nostro ritmo respiratorio aumenta, i nostri respiri diventano più corti e frequenti e in alcuni casi, più estremi si ha la sensazione di avere fame d'aria...
In genere ciascuno di noi effettua tra i 12 ed i 16 atti respiratori in un minuto.
Spesso una persona ansiosa tende ad accumulare lo stress e la tensione a livello muscolare, ciò può riflettersi in rigidità muscolare che sfocia spesso in dolori.
La respirazione può essere in ciascun individuo addominale, toracica (alta, media, bassa) o mista.
Quella addominale (inspirando si gonfia l'addome ed inspirando si sgonfia) è spesso usata dalle donne in gravidanza in quanto sarà utile nel momento espulsivo del parto.
Si possono effettuare semplici esercizi per la presa di coscienza della nostra respirazione:




  1. Seduti o distesi in posione supina contare il numero di atti respiratori effettuati in un minuto.
  2. Supini con gli arti inferiori piegati, respirando naturalmente, cercare di individuare il tipo di respirazione che adottiamo: addominale se inspirando l'addome si gonfia ed espirando si sgonfia.; toracica: se si espande e si rilascia solo il torace; mista se inspirando ed espirando si espandono e si rilasciano sia l'addome ed il torace.
  3. Con gli occhi chiusi cercare di eseguire un respiro profondo: Inspirare lentamente gonfiano per primo l'addome poi il torace basso, medio e infine alto per poi procedere all'espirazione (torace alto, medio, basso, addome). (Questo esercizio va ripetuto per un numero di volte non superiore a 5 in quanto essendo impegnativo per il sistema respiratorio comporta capogiri e talvolta sensazioni di nausea).
  4. Respirare in modo naturale mantenendo gli occhi chiusi e cercando di associare mentalmente alla respirazione le onde del mare (quando l'onda si avvicina inspirate ed espirate quando l'onda si allontana).Quest'ultimo esercizio rilasserà anche la vostra mente!!
Ricordiamo che la respirazione riveste un ruolo fondamentale durante l'esercizio fisico.
Questo perchè la respirazione e l'atto motorio sono imprenscindibili l'uno dall'altra.
In un qualsiasi esercizio di regola si espira durante il momento di massimo sforzo e si inspira nella fase di recupero o di preparazione.

Mangiare le mandorle per mantenersi in salute


Le mandorle come le nocciole, le noci (ecc..) fanno parte della frutta oleosa e contengono pertanto tantissime sostanze preziose per il nostro organismo.
Sono ricche di proteine, fibre, calcio e fosforo (fondamentali per i denti e le ossa) e vitamina E (potente antiossidante).
Contengono anche potassio, ferro, manganese, rame, zinco e tracce di alcune vitamine del gruppo B (tiamina e riboflavina).
Possiedono anche una elevata quantità di grassi, ma essendo di origine vegetale sono mono e polinsaturi perciò benefici per la nostra salute.
Le mandorle infatti sono ricche di omega 3 (acidi grassi polinsaturi che contrastano i depositi di colesterolo e trigliceridi sulle arterie, fluidificano il sangue; considerati acidi grassi essenziali in quanto il nostro organismo non li produce e possono essere introdotti tramite gli alimenti) e vengono perciò raccomandate anche nelle diete di coloro che hanno livelli di colesterolo ematico alti.
Da recenti studi sembra che le mandorle abbiano anche effetti positivi sulla digestione incrementando la flora batterica.
Accanto alle loro qualità alimentari, le mandorle hanno anche un significato culturale.
In Europa sotto forma di "confetti" sono presenti in molte festività tra cui il matrimonio come simbolo di fertilità, fortuna, salute e felicità.
In Svezia, durante le feste natalizie, chi, a fine pasto, nel budino di riso trova l'unica mandorla che è stata in precedenza accuratamente nascosta passerà un anno all'insegna della prosperità e della felicità.
In India la mandorla viene molto utilizzata e rappresenta un alimento che incrementa le facoltà mentali.
Per non parlare della Cina che ne produce ed esporta di molte qualità.
Non dimenticate perciò di consumare questi preziosi furtti con un' unica regola...la moderazione; 100gr. di questo frutto contengono 562 Kcal!!!

domenica 14 settembre 2008

Discopatie effetti e posizioni



Il disco intervertebrale rappresenta un ammortizzatore che garantisce un'equa distribuzione del carico nelle posizioni che assumiamo quotidianamente.
Esso è formato da fibre che si dispongono ad anello intorno ad una parte centrale definita nucleo polposo.
Un'alterazione di tali fibre (discopatia) comporta la possibilità che tale nucleo si dislochi dalla sua sede e protunda o posteriormente (ernia discale) o lateralmente o più raramente anteriormente.
Il fatto che lo scivolamento sia più facilmente posteriore piuttosto che anteriore è dovuto alla posizione del nucleo discale che non è esattamente centrale ma più arretrato (Kapandji).
Quando esponiamo la nostra colonna vertebrale ad un carico dobbiamo tener conto che la pressione sui dischi aumenta e si distribuisce sulla loro superficie.
A seconda della posizione che assumiamo la pressione varierà, perciò, per effeto dell'assenza di gravità, la posizione supina, con arti inferiori sollevati rispetto al busto, rappresenta la posizione in cui il disco è più idratato e meno sollecitato.
Al contrario passando dalla posizione eretta, seduta e infine a quella eretta con il busto flesso in avanti (angolo busto arti inferiori 90°) risulta essere potenzialmente la più dannosa. Appare evidente come il sollevamento di un carico tenendo questa posizione con gli arti inferiori distesi piuttosto che piegati rappresenti una delle posizioni provocano facilmente lombalgie acute e nei casi più gravi, lombosciatalgie .
Ad aggravare ciò, la possibilità che questo movimento che venga compiuto in modo repentino.

Una regola che bisognerebbe ricordare è che quando si solleva un carico bisogna cercare di mantenere la colonna IN POSIZIONE NEUTRA (curve fisiologiche nella loro posizione normale) flettendo gli arti inferiori e facendo carico esclusivamente su di essi !


Rafforzate bene gli arti inferiori !!!

Seno voluminoso con Acido Ialuronico







! Seno voluminoso con Acido Ialuronico




Per correggere la ptosi cutanea lieve, cioè l'abbassamento dei tessuti del décolleté, e riempire un seno svuotato si può ricorrere all'inoculazione di microsfere di acido ialuronico. Noti chirurghi indicano quanto segue:


  • Le iniezioni, in anestesia locale, si praticano nella zona retroghiandolare: dei 100 grammi che vengono iniettati il 40% è destinato alla zona inferiore.
  • E' una tecnica naturale e non aggressiva, ottima per acquistare una taglia. Richiede una ventina di minuti.
  • Nei giorni successivi all'inoculazione di acido ialuronico, non occorrono ulteriori medicazioni. Và però fatta una visita di controllo per verificare le simmetrie: se si dovessero riscontrare differenze tra i due seni, si procede a un'ulteriore inoculazione di acido ialuronico.
  • Gli effetti non sono definitivi, durano due anni: poi è possibile ripetere l'intervento.
  • I costi sono di 2-3mila euro a trattamento.
Per ulteriori informazioni sull' Acido Ialuronico vai qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_ialuronico

Piedi che Bruciano

Esiste un quadro patologico dovuto ad un'alterazione neurologica periferica delle vie della sensibilità degli arti inferiori.
Essa è definita sindrome dei piedi brucianti (feet burning).
Talora essa può essere associata a diabete, carenze di vitamina B1,B12 (anemia perniciosa), alcolismo, AIDS ecc..Ma spesso può non collegarsi a nessuno di questi quadri morbosi.
La persona che ne è affetta ha la sensazione di avere i piedi infuocati ed è costretta ad adottare degli espedienti per poter raffreddare in qualsiasi modo i piedi (bacinelle con acqua fresca, ghiaccio, calzature aperte anche in inverno ecc...).
Tavolta questa sensazione di calore estremo può estendersi alle caviglie irradiandosi persino alle ginocchia.

Il Colpo della Strega














Il Colpo della Strega rappresenta un episodio acuto di contrattura muscolare localizzata a livello lombare(descritto con questo termine in quanto paragonato ad una bastonata!!).
Generalmente si verifica a seguito di uno sforzo improvviso e repentino (sollevamento di un peso ecc.) o in conseguenza a un piegamento veloce dopo aver mantenuto per diverso tempo la stessa posizione.
I muscoli parvertebrali , non essendo ancoro preparati a quel movimento si infiammano provocando un dolore acuto (spasmo) che costringe la persona a sospendere qualsiasi attività.
Anche il freddo rappresenta un fattore che provoca tale sintomatologia.
Viene consigliato il riposo assoluto nelle ore immediatamente successive (24-48 ore) dopodichè è consigliabile una ripresa graduale delle attività, cercando di evitare accuramente sforzi o posizioni inadeguate che provocano dolore.
A differenza di qualche anno fa è da considerare negativo il riposo assoluto protratto per una settimana- dieci giorni.
Durante la prima fase vengono somministrati antidolorifici e miorilassanti (prescritti dal medico curante).
Se il dolore persistesse potrebbe essere riconducibile a discopatie o altri problemi di natura strutturale che dovranno essere approfondite tramite esami specialistici richiesti dal medico. (TAC e RMN).

sabato 13 settembre 2008

Strano ma vero Fish Therapy




Immergersi in una piscina di acqua termale per farsi baciare da alcuni piccoli pescolini???Non è un'assurdità si chiama FISH THERAPY e i pesci in questione sono CYPRINION Macrostomus (Pesce tropicale che si trova a causa del riscaldamento globale anche nel mediterraneo. Si nutre di plancton e residui di pelle) e Garra Rufa. Entrambi sono ideali per alleviare fastidi di alcune malattie della pelle quali :Psoriasi e Dermatite atopica.
Ci si immerge in una vasca piena di questi pesci i quali, avventandosi su frazioni di cute, si cibano di tutta la pelle morta o secca anche non visibile a occhio nudo, garantendo un'azione esfoliante.
Tale terapia dura circa 30 minuti, gli effetti sono immediati e durano circa 3 mesi prima di dover ripetere il trattamento.

I pazienti un a volta usciti dal bagno, si sentono alleviati dalle fatiche.
In Cina è una tendenza che sta andando fortissimo, aspettiamo fiduciosi che sbarchi presto anche in Italia !







La Colonna Vertebrale



La Struttura della Colonna vertebrale

Fonte : Wiki http://it.wikipedia.org/wiki/Colonna_vertebrale

Struttura

La colonna vertebrale, o rachide, è costituita da 33 vertebre impilate le une sulle altre e fra loro articolate. Una vertebra generica presenta: anteriormente un corpo, di forma pressoché cilindrica, costituito d'un anello di tessuto osseo compatto contenente tessuto osseo spugnoso; posteriormente vi sono invece i cosiddetti archi vertebrali che circoscrivono il foro vertebrale, la cui giustapposizione ha per effetto di delimitare il canale vertebrale, al cui interno alligna il midollo spinale.

Gli archi vertebrali presentano, oltre i cosiddetti peduncoli (ossia la parte dell'arco a diretto contatto col corpo vertebrale), due processi laterali simmetrici, detti processi trasversi, mentre posteriormente il cosiddetto processo spinoso: il complesso dei processi spinosi forma ciò che è volgarmente detto spina dorsale.

I punti articolari fra le vertebre sono essenzialmente tre: anteriormente, fra un corpo e l'altro, si interpone un disco biconvesso, detto disco intervertebrale, costituito quasi totalmente da fibrocartilagine, eccetto la parte centrale, nella quale si osserva il cosiddetto nucleo polposo, struttura assiale dell'embrione; posteriormente alla radice dei due processi trasversi si hanno invece due simmetriche facce articolari, di tipo sinoviale, in contatto con corrispondenti eminenze della vertebra posta immediatamente sopra a quella considerata.

Importante è inoltre lo spazio che esiste tra i peduncoli delle varie vertebre, denominato incisura vertebrale, che, completato dalla vertebra inferiore determina il foro intervertebrale: da esso emergono i nervi spinali, che originano dal midollo spinale e non direttamente dal tronco encefalico.

Curvature della colonna vertebrale

Osservando la colonna vertebrale nella sua interezza, infine, si potrà notare che essa non è perfettamente diritta, ma presenta anzi quattro curvature, osservabili lateralmente: dall'alto si potrà notare una prima zona, corrispondente al collo, ove le sette vertebre cervicali assumono una curvatura con la convessità rivolta in avanti, detta lordosi; scendendo s'osserverà una curvatura con la convessità rivolta stavolta verso il dorso, denominata cifosi, in corrispondenza delle dodici vertebre toraciche; ancora più in basso s'avrà una lordosi in corrispondenza delle vertebre lombari ed una cifosi in corrispondenza di quelle sacrali e coccigee.

Ovviamente tale condizione fisiologica può essere accentuata per cause patologiche, ed in particolare si possono avere curvature laterali (scoliosi) di cospicua entità, laddove queste sono fisiologicamente trascurabili.

Spesso si riscontra sul piano coronale una lieve curvatura laterale a livello toracico o toraco-lombare, con convessità destra nei destrimani e convessità sinistra nei mancini.