domenica 14 settembre 2008

Discopatie effetti e posizioni



Il disco intervertebrale rappresenta un ammortizzatore che garantisce un'equa distribuzione del carico nelle posizioni che assumiamo quotidianamente.
Esso è formato da fibre che si dispongono ad anello intorno ad una parte centrale definita nucleo polposo.
Un'alterazione di tali fibre (discopatia) comporta la possibilità che tale nucleo si dislochi dalla sua sede e protunda o posteriormente (ernia discale) o lateralmente o più raramente anteriormente.
Il fatto che lo scivolamento sia più facilmente posteriore piuttosto che anteriore è dovuto alla posizione del nucleo discale che non è esattamente centrale ma più arretrato (Kapandji).
Quando esponiamo la nostra colonna vertebrale ad un carico dobbiamo tener conto che la pressione sui dischi aumenta e si distribuisce sulla loro superficie.
A seconda della posizione che assumiamo la pressione varierà, perciò, per effeto dell'assenza di gravità, la posizione supina, con arti inferiori sollevati rispetto al busto, rappresenta la posizione in cui il disco è più idratato e meno sollecitato.
Al contrario passando dalla posizione eretta, seduta e infine a quella eretta con il busto flesso in avanti (angolo busto arti inferiori 90°) risulta essere potenzialmente la più dannosa. Appare evidente come il sollevamento di un carico tenendo questa posizione con gli arti inferiori distesi piuttosto che piegati rappresenti una delle posizioni provocano facilmente lombalgie acute e nei casi più gravi, lombosciatalgie .
Ad aggravare ciò, la possibilità che questo movimento che venga compiuto in modo repentino.

Una regola che bisognerebbe ricordare è che quando si solleva un carico bisogna cercare di mantenere la colonna IN POSIZIONE NEUTRA (curve fisiologiche nella loro posizione normale) flettendo gli arti inferiori e facendo carico esclusivamente su di essi !


Rafforzate bene gli arti inferiori !!!

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